***ULTIMA ORA!(sic!): Una bomba atomica slovena sarebbe esplosa a Capodistria! Distruzioni durature nel Friuli! Già milioni di morti e sfollati! [questi poveri ladri sloveni avevano già un "filosofo" di statura mondialisation, alla Toni Negri, TITOlondinese, ma ignoravo che disponessero pure di fisici nucleari juifs alla Nordcoreana. Sono stato ingenuo...] Che ne sarà dei nostri fanciulli morti? Eh?! cagnacci di merda ***MESSAGGIO TROVATO IN UNA BOTTIGLIA: Bloccati dalla neve! Ma fatti comunque tre chilometri a piedi sotto i fiocconi ridenti ironici, nel fine pernicioso di pubblicare questa giornata -prima che vada a male...- e procurarmi il tabacco da pipa ch'avevo finito e scolarmi tranquillamente una Bavaria 8.6 ghiacciata. E poi si parla male di me... (giorno d'oggidi', IN ILLO TEMPORE) *** Papillon 1*** *** ***POST: LA ZONE, comme chez ZOLA... Une implant de prothèses mammaires seme la panique chez les artistes artiste-plasticiennes d'Art Contemporain (...car, en persistant en le dire Art Moderne, ça ferait vachemente REAC... et grave). Parce qu'elle voulait ABSOLUMENT une nouvelle poitrine avant les fêtes de fin d'année, Marina Le Pen-et-père [bistrottière PMU y zonarde socialiste-natioanale tristement typique, et jusqu'à la caricature, aux cheveux raides mal lavés collés mais blonds y en bataille, à la gueule devastée y bouffie par l'ivrognerie, au bleu à l'oeil laissé "par son mari" durant une "discussion philosophique"] aurait franchi le cap -"La tentation était trop grande"- en se faisant menttre en place une installation plasticienne-ecologique à partir de materiaux de récupération par un reconnu artiste plasticien de Mairie de Banlieue y rapppppeur (le nommé Dany Cohen CON BIEN DIT). Vaste émoi, dès lors, chez les copieurs du LOUVRE d'ABHI DABHI... MAIS, voilà, elle aurait déjoué la vigilance du personnel plasticienno-esthétique d'Europe ECOLOGIA qui en avait soin y ORSEC(le plan), et pris la poudre d'escampette. SANS avoir -au passage- réglé les 50.000 euros (zorros) de l'OEUVRE D'ART insigne. ...Encore une Lollo Ferrari en la nature... ...Quel futur pour nos enfants? ...On sera DE TOUTE façon FIN-prêts pour le 2012/2017! ¤¤¤ FAVOLE GROTTESCHE, Libro Primo. *** maximilian capa ¤¤¤ La Cappuccetto Rosso scomparsa ed altre FAVOLE GROTTESCHE ¤¤¤ vedi pure SOMMARIO: sommario favole libro primo ¤¤¤ vedi - pure- SOMMARIO libro secondo: sommario favole 2 *** 9 *** PAPILLON DE NUIT, il mostro stanco mentre attende speranzoso. *** Mentre si pitturava i labbroni la bella sgarzuola figozza essa leggeva con vispo interesse ed attenta attenzione gli annunci economici sul giornale aperto in grande a doppiapaginona di lato alla tazzona dal tè bollente e fumante sul tavolo piantato e sostenuto da studiati ed adeguati speciali supporti nel fianco del tronco di un pesco in fiore dai petali paracadutisti che giravano girovaganti sul filo delle brezze leggere e tenuissime quando si staccavano dalla madre patria paterna in mezzo all'orto dove le melanzane ed i pomidoro perfettamente allineati e coperti ed altre leguminacee e verdure divorabili fiorivano o si trovavano a gelsificare fogliame e frutto ecerbo in una confusione vegetale ben ordinata dentro l'hortus conclusus d' un jardin potager pulito ed illuminato bene scandita la verde vita lentamente e nella durata eterna dai corsi attuali della luna che era sui suoi tre quarti ineccepibilmente e quasi piena allora ed incinta fino agli occhi ma non ancora dal pancione svuotato il che incuteva rispetto e timore alle maree ed ai fili d'erba imberbi. Il giornale era "Il Gazzettino dei Giorni Nostri", del Sindacato Mamme di Famiglia di Berlino-Est. Stampato interessante, che usciva una volta per settimana, pieno di giochi, belle notizie, barzellette, disegni pornografici, e niente di serio, per accompagnare lietamente il Giorno di Riposo dei Lavoratori. Rosina lo adorava e lo leggeva tutto da cima a fondo. Si soffermo' il suo occhio tondo particolarmente su una strana offerta che in sintesi attirava la sua attenzione e ci metteva dell'elettrico mica male: "Papillon De Nuit un poco in disuso ma di fresca revisione con rotella da cambiare sulla quarta zampa a destra e un poco incollato sul remigante posteriore, ma di bella vecchiezza, disposto ad aprire rapporto amoroso duraturo e sincero, stanco di solitudine, si renderebbe disponibile a scoperchiare il suo cuore per una fanciulla desiderosa di viaggiare all'estero." Lesse e rilesse le scarse righe pensosa la farfalla Rosina Tamburi, appartenente scientificamente alla vasta ed esotica famiglie delle Libellulas Crixoglacererupiensis Fantaskas, mentre si intonacava le guance con belletto rosa e passava striature di biondo artificiale sul suo lucido cranio a forma di bombetta. Poi si pettino' il pelo sulle spalline con cura, in conclusione dicendosi che -costi quel che costi- QUELLO -questo Papillon De Nuit...- sarebbe stato il suo nuovo uomo. Un maschio dentro il suo orto di famiglia. Era ben stanca di vivere caparbiamente da sola, dopo l'ultima rottura, ed anche se lo sconosciuto si presentava sinceramente come in quasi pessime condizioni, cio' quantunque risvegliava i suoi profondi istinti materni, radice di ogni amore. "Lo rimettero' in sesto con tutte le mie cure e le mie attenzioni e faro' di lui un Tarzan: il MIO lui!" cerco' di convincersi ripetendosi in mente la bella prospettiva, tale un film visto e rivisto fino alla sazietà e che non ti stanca mai. Ma, nel fondo della sua piccola anima da grillotalpa, il fatto di avere ancora un uomo -di nuovo- sottilmente l'inquietava. Per evacuare le punte d'ago dell'angoscia, la Rosina pensava a come l'avrebbe mammeggiato: grandi sedute d'amore e d'erotismo, brodini, buon umore e baccalà, e tanto guardarsi dentro gli occhi. Ed i formidabili cavoli bolliti ed il cavolfiore in frittata con aceto di legno di acanto nero. Che ti rimettono in piedi perfino un alpino appena tornato di prigionia dalla Russia di Stalin. Nel pomeriggio faceva un bel caldo e, dopo aver mangiucchiato delle costine di porco arroste e un melone, Rosina prese il volo, intimamente attraversata da venuzze di gioia, con lampi improvvisi d'allegria lancinanti in ventre ed il clitoride tiepidamente umido.. Aveva ficcato nella borsetta il ritaglio del giornale ma si ripeteva in testa l'indirizzo e solo quello, pur se trovava un filino strano che il tipo bramato abitasse dentro una Casella Postale, "fatto dovuto certo alla endemica crisi degli alloggi." le parve di poter concludere. Mentre volava elegantemente, lasciandosi di tanto portare pigra e goduta dalle brezze teporose dell'estate, ali slargate e quasi immobili, come un aliante vivente. E si vedeva portare gioia, serenità e letizia e la fiaccola della speranza dentro quella cassetta per le lettere. E, tornando dai lunghi viaggi di nozze a Venezia e a Parigi, avrebbero potuto riposarsi nel vasto orto della farfalla, eredità della bisnonna. Dove c'era perfino un allevamento d'api, dal prezioso miele... Ma la Casella Postale la trovo' chiusa. E vuota. Era domenica, e l'aveva quasi scordato, che le poste PPTT non operavano durante il Wik-End. Stronzate burocratiche ma non insopportabili. Allora, seduta in una osterietta campestre di quasi periferia dalle parti del lungoPo quasi a Cantoira, si mise a chiamare il Papillon De Nuit su tutti i numeri disponibili ed immaginabili, col suo telefonino. Bevendo grappa e Millefiori Cucchi uniti nella lotta, insistendo, lo ebbe, prima o poi, "dall'altra parte del filo". [Rileggendo l'annuncio s'era accorta, la sbadata, che dopo l'indirizzo della Casella Postale c'era pure un numero di cellulare...] Papillon De Nuit, passata la prima sorpresa, si rese conto del suo misfatto (del non aver atteso le visite dentro la Casella...) e si scuso' immediatamente, mentendo abilmente, da buon viveur. Come un barone siciliano a Napoli. Parlarono a lungo e lungamente. "Deve avere dei lunghi favoriti sale e pepe, da vero siculo gattopardiano!" Penso' la farfalla Rosina Tamburi sprizzante di delizia e desiderio, mentre ascoltava rapita la bella voce sensuale , tornita e sensualizzata dalla vecchiezza e dall'esperienza, un fraseggio da vero signore, avendone ella la figa umida e bagnata da evidenti umori grigioverdi. E volo' via da lui che l'attendeva impaziente nel Naighte-Clubbe, ballera nel pomeriggio, dove egli "operava". E di cui, forse, ne era il padrone... "Che colpaccio, ragazza mia!" cantilenava la Rosina in volo. *** L'albatros a testa grigia Paolo Raimondi- Stanga aveva preso il volo pure lui insieme alla sua nidiata di figlioli per insegnare ai fanciullini come salire in cielo piu'in alto delle colline. Era la prima volta. (SEGUE....) ***VOIR AUSSI: ¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤ *** |