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Publié le par maximilian capa

...IL PAVONE DELLE MISERIE...

(paraca4)
FAVOLE GROTTESCHE,
Libro Primo.

maximilian capa
La Cappuccetto Rosso scomparsa
ed altre
FAVOLE  GROTTESCHE.
 

¤¤¤ vedi SOMMARIO: sommario favole¤¤¤

¤¤¤ vedi - pure- SOMMARIO libro secondo: sommario favole 2



***
2
***
Il paracadutista
senza coda.
(...segue)

Privo di coda-paracadute, egli non interessava più
nessuno, e tantomeno le televisioni, le radio, le agenzie di
stampa russo-americane (gli anglofrancesi contano aramai
pochissimo, come l'avrete visto nella guerretta per il
Canale di Suez, e
-poco fa- nell'invasione della Cina del Sud, dell'Iraq e di
questo povero Afghanistan, posti zeppi di drogati e agenti
stranieri). I fotografi non gli correvano più dietro. I
fiumi di dollari, di euro e di yens si essicarono in piena
siccità antiecologica (poiché prima o poi l'ideologia
dei politici carrieristi di Sinistra ci si mette,
SEMPRE).
Le contesse non arrivavano più per farsi scopare
frettolosamente, rovesciate schienate sul tavolo, alla
"duce", nel Palazzo Venezia di Roma, o alla Pancho
Villa, nella Casa Rosada di Buenos Ayres. Le contesse,
ripartendo scopate ma insoddisfatte, gli lasciavano sempre
una bustarellona piena di svanziche, per pensare "ai poveri"
di questo mondo. Questo non succedeva più...
I milioni di lettere delle ammiratrici ("Oh, TU, TU, solo tu
puoi farmi felice, SPOSAMI e saro' la TUA schiava PER
SEMPRE! P.S. ho un poco di dote, il mio babbo mi lascia un
campicello e la sua barcuccia sul Laghetto di Trasaghis.
ETC").
Ed i risentiti avidi di vendetta, in attesa, si scatenarono.
Sopratutto i corvi dei dintorni, dal becco nerofumo ed altri,
alcuni, dal becco giallo crisantemo, i quali lo
disprezzavano  sopra tutti, si misero a far festa, a danzare HIP-HOP agli
angoli delle strade e sulle piazzette piene di fiori, offrendo
biccerotti di grappa e vini ai passanti allegri, in piena propaganda di
calunnie. E cantavano canzonacce vendicative  alla RAP e
RASTAreggae contro le "vedettes" cine-televisive pavoniane.
Dopo la caduta del divo l'ora è sempre amara.
Il campanaro non fu di meno il quale, ubriaco da pazzi, fece
risuonare i suoi tre bronzi, -La Pinta, La Nigna, La Beppa-,
a carillon, prima, e poi a TE DEUM, a morto, una giornata ed
una notte intera, con intervento dei carabinieri alle tre, per
farlo smettere dietro urgenti esposti-denuncia popolari.
Non avevo mai avuto l'occasione, innanzi, di cogliere un uomo
nientificarsi ad una velocità cosi' impressionante.
Non era più neppure l'ombra di sé stesso. Non sapeva mica più
se fosse lunedi' o venerdi, fuori dal tempo sociale.
Un abbrutimento lesto e fatale, che mi lascio' sorpreso
ed incerto sulla posizione che avrebbe dovuto essere la mia.
Lo si trovava sperso e solitario -come sempre, del resto-,
seduto in un angolo recondito, nelle peggiori osterie. Poco
o tanto ubriaco,, con una bottiglia di vino ed un bicchiere
sempre vuoto a portata di mano, scorrendo senza gusto dei
giornali che non parlavano più di lui.
Ed egli parlava, e parlava, invece. Da solo. Parlava al
muro od al tavolo. Parlava della sua coda paracadute e di
come van male le cose del mondo, al giorno d'oggi... E
qualcuno talvolta restava un momento in ascolto, sui suoi
lamenti insensati, e scuoteva il capo, triste.
Io stesso, difatti, che pur lo disprezzavo da sempre, restavo
leggermente sconvolto di
fronte a questo vecchio di 26 anni, rimbambito e
nientificato. Mi faceva pena, sinceramente. Ed ho
incominciato ad offrirgli una bottiglia,
ed a berla insieme a lui, per consolarlo un poco, chè mi
rendeva proprio triste il vederlo cosi'...
Ma dovevo subire la sua logorrea monomaniacale e schizzoide
e monotona a proposito del suo recente glorioso passato
d'inventore del paracadute, il Da Vinci delle correnti
d'aria, ed era ben pesante dopo una decina di minuti, col
suo parlare all'infinito, nel vuoto, ascoltandosi e
piangendo su di sé con piacere.

"Andremo mai su Marte?" mi diceva pure il pavone nei suoi
deliri da avvinazzato. "E...se ci si arriva con un lungo
treno stellare...le ragazze saranno belle? Niente è certo
in queste cose...e se fossero, diciamo, delle foche? Voi
vedete un giovane uomo come me, far la corte ad una foca!?!?
E se fossero bisce senza zampe? Quando si arriva laggiù,
non si sa mai cosa aspettarsi...Grosse sorprese, è certo!
Le marziane...ho sentito dire...
non amano farsi fotografare...Forse è
pudicizia..HIPS!...ma io trovo che è sospetto! Questo non
volersi mostrare, mi capisce? E' sospetto...ma forse è a
causa della Posta...le PPTT (PosTelegrafonici)...da Marte a
Terra, funzionano male, sa? Voi, lei, avete mai ricevuto una
cartolina illustrata da Marte? NO, neppure io! La
prova...che le Poste funzionano male là in alto. E poi, lo
sapete, lei lo sa? L'aria là sopra è sottile,
sottilissima, non reggerebbe un paracadute, che esige aria
grassa e densa. COME farei per arrivarci? Mi schiaccerei al
suolo? Le pare dignitoso schiacciarsi al suolo, per uno come
me? L'INVENTORE DEL PARACADUTE! Neppure Leonardo c'era
arrivato!!! Che ne dite?
Il vostro silenzio mi è significativo. Mi date ragione!" e
cosi' via, interminabilmente. Assurdità illogiche senza
fine, da mattina a sera. Incubi da ubriacone, da uomo
finito. Da pavone senza coda. Toltogli il paracadute, il
poveretto non era più lui.
Era un THE GREAT GATSBY finito nel nonnulla...
La sua cappa rossa, omaggio dell'Imperatrice Compradora
Khomejni di Persia & Nazareth, tutta sbrindellata e unta
d'olio di makina da cucire Singer e d'olio di ricino da
vecchia Ferrari Testa Rossa, se indicava un passato prossimo
illustre, fulgido e gaudente, denunciava anche un presente
mica tanto gradevole. La sua spada, omaggio del Duca delle
due Alessandria, curva, all'ottomana non bizantina, gli
pendeva sul fianco come un peso morto. La ruggine ed
altri parassiti del metallo nobile fuoruscivano dal fodero
che fu del bel cuoio azteco-australopiteco, ma ora pieno
d'intaglia, strappi, graffiature, fessure, rigagnoli,
screpolature, slabbrature dove covavano le piattole  e
tutti gli altri insetti immondi che ti saltano addosso,
fra i peli, dai cessi alla turca non troppo puliti.
Avesse solo saputo crepare al punto giusto, DA GIOVINE!,
alla James Dean, o come Giacomo Leopardi -che era, del
resto, fortemente malato e di fisico scadentissimo...-...
MA NO! Trascinava egli, il povero pavone, la sua immonda e
fecale decadenza, come se esifesse da me, da noi, un
briciolo di pietà immeritata.
Era un "ricatto vivente", peggio che un prete paolino.
 
Per altro, il progetto Bellospiedo andato a monte, del
gruppo criminoso
fainesco non si seppe più niente.
Ma, pare -i soliti "sentito dire"...- che contatti non
ufficiali si siano intercorsi fra il capo dei briganti (il
Misterioso XYDL) ed i talibani afghani, che cercavano
disperatamente dei procurarsi due milioni di galline non
porcine per la loro intendenza disastrata, al fine di
nutrire i loro guerriglieri affamati e malfamati che si
battevano contro l'imperialismo russo-americano.
Ma -pare che ...- niente sia stato concluso...in quanto il
paracadute
non rientrava nelle loro logiche ideologiche
islamiste...HallaH
non fa questo, HallaH non fa quello, etc. Robe da Geova e da
Crociati, queste, ma siamo matti? ma scherziamo? etc.
Il nuovo progetto ladronesco prevedeva la cattura di almeno
trenta pavoni da utilizzare per l'hold-up paracadutista. Ma
questa volta -"esperienza maestra di vita..."- non avevano
in capo di mozzargli loro la coda, ma di drogarli come
anfetaminici, per dirigerli meglio e renderli complici del
delitto. Cosi' non ne avrebbero parlato, dopo il colpaccio.
Ma ancora adesso, anni dopo, non so a che punto si trovino
le cose...
***


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