la pizza puzza nel pozzo in pezzi fra i pazzi!

Publié le par maximilian capa

pazze pizze puzzanti spezzate in pezzi:

Dove il ragazzo delle pizze impazza...

(vedi pure SOMMARIO libro primo:sommario favole) e:1favolesommario

maximilian capa

FAVOLE GROTTESCHE (LIBRO SECONDO) :

La lunga morte
di Naso-Lungo Pinocchio
ucciso a Bonzanigo
fucilato a Giulino di Mezzegra
impiccato a Piazzale Loreto
ED ALTRE FAVOLE GROTTESCHE.

*************************************
LA PRIMA VOLTA...(18)

vedi pure:

L'Iliade smascherata....

(...segue)
Ed ecco l'inatteso colpo di scena...
Proprio in quel mentre, mentre l'atmosfera si riscaldava,
all'istante medesimo, che cosi' si puo' dire, si presento'
sulla soglia della nostra immensa sala da pranzo, dove si stava
cenando..., un ragazzo malridotto e colmo di botte e ferite,
tutto abbacchiato, dicendo -maldestramente-che aveva delle
pizze da consegnarci. Effettivamente, la mamma della mia
mamma, la santa nonna che aveva il comando supremo dell'
organizzazione alimentare e della logistica dei rifornimenti
per le nostre mostruose mangiate, aveva ordinato due giorni
prima alla Multinazionale Culinaria Premiata-Pronto-Pizza-
Servo-Presto (fornitrice della Real Casa e delle Alte Menti):
18 pizze Margherita e 33 pizze Marinara con pescame misto, con
contorno di spaghetti alle vongole aglio olio e/o gnocchi
di patate al pesto e otto bottiglioni magnum di grappa di Faedis
stravecchiata con ruta e fiori di mandorlo e un damigianotto
di Barbera giovine. L'ordine era partito verso la Lontana Città
tramite due piccioni viaggiatore e la mamma della mia mamma
-per ulteriore precauzione- l'aveva confermato utilizzando
l'Internet, inviando ben due mails, dicendosi che "melius
abundare est quam deficere". E se ne resto' tranquilla, come
quando cosa fatta capo ha...
Ma la fornitura era prevista per la sera prima...
Ventiquattro ore di ritardo non erano poco, concernendo dei generi alimentari.
Il ragazzo fattorino ci disse tremolante -tanto che qualcuno
gli porse un bicchierone di distillato di orina di cavallo
a 52°per rincuorarlo- come nel suo viaggetto (150 chilometri
andata-ritorno, una bazzecola...) avesse incontrato qualche
inconveniente. Partito sul suo tandem colla sua fidanzatina
dietro a coadiuvarlo nella pedalata, tirando un biroccino
con frigorifero autoriscaldante dove si trovavano le nostre
forniture mangerecce in scatole di cartoncino impermeabile,
come da contratto, fin sull'entrata del "nostro territorio"
essi non ebbero alcun problema. Ma, penetrando nel "nostro
bosco", furono d'un tratto fermati e catturati da una banda
di puzzole, le quali cercavano ben determinate il Tesoro
del Lago (l'oro di Dongo...).
Le puzzole fecero loro aprire tutte le scatole e smontarono
pure i pneumatici del tandem e del biroccino cercando il
maloppo, per farne insane bottino e preda di guerra.
Non trovando niente di solido, esse avevano malmenato
abbondantemente il ragazzo e la sua figliola. Avrebbero
perfino piantato un dito di legno protetto di gomma
nel loro didietro per verificare che non vi nascondessero
qualcosa di prezioso.
Dopo lunghe ore di botte, interrogatori e sevizie innominabili,
le puzzole li avevano lasciati ripartire, ma non senza averli
alleggeriti delle loro mutandine impregnate, ché -come si sa-
le puzzole son proprio feticiste. E per questo erano arrivati il
giorno dopo.
Tutti noi ascoltavamo questo incredibile racconto senza
commenti ma con tanti "OH! OH!" scandalizzati.
Sulla fornitura non mancava niente, ma dalle scatole esalava
un odoraccio puzzone di puzzola mica male... Aperte che
furono, il fetore risulto' ancor più mefitico. Tuttavia,
le oche di cucina tutt'esaltate trovarono che l'acuto olezzo
ed "amarognolo" fosse come il sentore sano dei formaggi
francesi di Normandia, i terribili Camembert, estremamente
"haute cuisine", da veri "chefs". Questo affermavano le oche.
Con le oche cuciniere non si puo' discutere senza danni. Chi
ti tiene per il ventre è come chi ti tiene per il cazzo:
padron del cane...
Esse presero in consegna tutta la fornitura puzzolente e la
ficcarono nel forno a legna per ravvivare un po' il prodotto,
mentre noi si continuava perplessi a ingurgitare le nostre abituali

vivande, inondate di vino di seppia grigio. 
Le pizze, le oche le misero nel menù al posto dei piedi di
renna zamponati, dei baccalà di serpente a sonagli e dei
zanzaroni del Senegal in fritto misto con cipolla, i quali
furono riposti in dispensa per la sera dopo.
(segue...)

 

Pour être informé des derniers articles, inscrivez vous :
Commenter cet article